sabato 9 aprile 2016

MIGLIORA LA TUA IMPRESA CON UN CORSO STRUCTOGRAM

Qual è il segreto per poter generare benessere aziendale e raggiungere in tempi rapidi successo ed obiettivi strategici di una azienda? La risposta è: il capitale umano.  Saper individuare nella capacità di identificare le reali attitudini di ogni singolo collaboratore nello svolgimento di un compito aderente alle proprie potenzialità, in modo da limitare il costo biologico ed aumentare la performance è uno dei successi di una azienda competitiva.

In qualità di agevolatore d'impresa, Vikyanna  riceve quotidianamente richieste di miglioramento ma con un denominatore comune; la necessità di trovare soluzioni per raggiungere il successo delle imprese.


structogram
Vikyanna durante una lezione del corso STRUCTOGRAM®
Essere consapevoli delle proprie difficoltà è sicuramente il primo passo per ricercare le opportune soluzioni così come, per poter individuare le giuste vie evolutive,  dobbiamo avere la capacità di scegliere, Vikyanna individua in “The Choice” lo strumento base inserito nell’omonimo primo incontro del percorso di agevolazione imprenditoriale, il punto di partenza per dare gli strumenti basici in modo da aumentare la nostra consapevolezza.


structogram
All’interno di questo corso è presente uno strumento unico e particolarmente performante chiamato STRUCTOGRAM® , nato in America intorno alla metà degli anni 40 con la finalità di individuare le relazioni tra struttura genetica cerebrale e comportamenti umani, questo strumento si è continuamente evoluto e, mantenendosi al passo con i tempi, è diventato una base formidabile per la formazione aziendale.

Il mix tra le componenti teoriche,  i test e l’aderenza alla specificità dell’individuo e/o azienda coinvolta nel percorso, permettono di avere tantissime declinazioni figlie di diverse sfumature di apprendimento e/o personalizzazione.

Il percorso è molto semplice:
  • Attività di informazione sul nesso di causalità che esiste tra la biostruttura cerebrale e le azioni comportamentali derivanti dalla stessa, questo concetto, così complicato, viene reso fruibile perché ridotto con semplicità estrema a tre principali componenti (che connotano il nostro temperamento) evidenziando tre colori che diventano i tratti principali della biostruttura (rosso, verde, blu).
  • Il passo successivo è procedere al test che ci permette di ottenere precisi riferimenti sul nostro potenziale biologico, evidenziando i punti di forza innati e imparando a gestire gli aspetti limitanti. In questo passaggio formativo abbiamo anche la possibilità di comprendere la natura delle nostre scelte comportamentali nonché di disporre di una linea guida personale , puntando al raggiungimento dei veri risultati che cerchiamo di ottenere.
  • Il secondo passaggio ci mette in condizione di capire cosa l’altro ci comunica tramite i suoi comportamenti, disinnescare i pregiudizi che limitano l’efficacia della comunicazione, riconoscere la possibilità di intesa e di conflitto con ogni biostruttura ed azzerare gli errori involontari nella comunicazione; quindi conoscere l’altro ci permette di aprire canali comunicativi privilegiati per raggiungere il terzo e ultimo punto.
  • L’ulteriore elemento che compone la base formativa di STRUCTOGRAM® è la negoziazione, che ci permette di identificare e classificare tutti gli elementi di valore del nostro prodotto e servizio, come proporlo in base alla biostruttura dei nostri interlocutori, quali comportamenti e quali modalità negoziali da evitare per far aderire al meglio le qualità del nostro prodotto rispetto alle diverse biostrutture .
Il segreto per poter generare benessere aziendale e raggiungere in tempi rapidi successo ed obiettivi strategici è dunque da individuare nella capacità di identificare le reali attitudini di ogni singolo collaboratore nello svolgimento di un compito aderente alle proprie potenzialità,  in modo da limitare il costo biologico ed aumentare la performance.
Risulta altrettanto evidente da questo breve discernimento sulle caratteristiche di STRUCTOGRAM® quale possano essere le sue importanti potenzialità e le opportunità che si possono generare utilizzandolo in modo personalizzato;

Provate ad immaginare un’azienda nella quale ogni singolo componente abbia coscienza della sua analisi biostrutturale e che ogni persona la evidenzi al suo interlocutore in modo trasparente.
Avremo una agevolazione enorme dell’aspetto comunicativo grazie alla base comune formativa che permette la consapevolezza dei propri potenziale e dei propri limiti nonché di quelli dell’interlocutore.

Immaginate nella stessa azienda, composta da un importante reparto commerciale, quanto aumenterebbe la forza propositiva e di vendita del reparto stesso laddove tutti i consulenti commerciali usufruiscono dei tre step di STRUCTOGRAM® (AUTOCONOSCENZA, CONOSCERE GLI ALTRI, NEGOZIAZIONE) . Ogni singolo venditore sarebbe consapevole delle reali caratteristiche del prodotto o servizio che vende, le farebbe sue facendole aderire alla propria biostruttura e interpretando al meglio il suo potenziale cliente,  potrebbe quindi generare una negoziazione scientificamente efficace.

In questa era post-industriale, dove il reparto commerciale-marketing dovrebbe determinare le strategie evolutive di ogni singola azienda, Vikyanna , esprimendo la sua contemporanea competenza investe in ricerca specifica permettendo ai suoi clienti di avere strumenti di crescita personalizzati e sempre più performanti.

PER INFORMAZIONI GRATUITE su come migliorare gli obiettivi STRATEGICI DELLA VOSTRA AZIENDA o come partecipare ai corsi:  

lasciate il vostro nominativo alla pagina Percorso di Agevolazione Imprenditoriale   

sabato 12 marzo 2016

MODA E DESIGN: A COMONEXT UN INCONTRO SUL BANDO “TERRITORI CREATIVI”

Mercoledì 16 marzo alle 15.00 presso il Parco Scientifico Tecnologico ComoNExT di Lomazzo (Co) si terrà la presentazione del bando “Territori Creativi” promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.




Durante l’incontro interverranno Sara Lucca e Matteo Torri di ComoNExT, Stefano Butti di WebRatio (Rete IoT ComoNExT) e Giorgio Pagani di Sfelab.

Il bando “Territori creativi” è dedicato a Enti Locali, Camere di Commercio e Università per lo sviluppo di progettualità innovativeda parte di soggetti pubblici, in forma singola o aggregata, che intendono realizzare o rinnovare infrastrutture fisiche e digitali dedicate alla moda e al design.
L’intervento prevede l’assegnazione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di 200.000 euro. L’investimento minimo previsto è pari a 50.000 euro.
Il contributo è concesso mediante procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda. Il bando prevede, dopo la prenotazione del contributo e il superamento dell’istruttoria formale, la valutazione di ammissibilità tecnica del progetto effettuata da un Nucleo di valutazione.
Le domande di partecipazione al bando potranno essere presentate dalle ore 12.00 del 4 aprile fino a esaurimento delle risorse disponibili, lista d’attesa inclusa.

Programma

15.00 – 15.15     Registrazione 
15.15 – 15.30     Il Bando “Territori Creativi” – modalità e tempi Ing. Sara Lucca – ComoNExT 
15.30 – 15.45     Esempi di progetti ammissibili Ing. Matteo Torri – ComoNExT 
15.45 – 16.00     Tecnologie digitali e Internet of Things Ing. Stefano Butti – WebRatio (Rete IoT ComoNExT) 
16.00 – 16.15     Installazioni interattive Ing. Giorgio Pagani – SFELAB 
16.15                     Domande, conclusioni e aperitivo


Ingresso gratuito previa conferma a segreteria@comonext.it entro lunedì 14 marzo.

martedì 1 marzo 2016

UNGHIE: SPECCHIO DELLA SALUTE

Anche l’unghia, come ogni parte del corpo, è soggetta a malattie. L’onicomicosi, la più comune, è un’infezione fungina che interessa le unghie delle mani e/o dei piedi, che possono presentarsi più spesse del normale, fragili, con deformazioni, opache o con macchie bianche o gialle. Conseguenza di molti fattori tra cui il mutamento degli stili di vita, è una patologia in forte aumento e rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali. 

Causa ne sono lieviti, muffe ma soprattutto un fungo che, penetrando attraverso microfessure e crepe, abbatte la cheratina (sostanza principale dell’unghia) utilizzandone i componenti per crescere velocemente modificando il PH dell’unghia che, da acido, diventa alcalino. Può rimanere circoscritta o attaccare anche altre unghie; rare le remissioni spontanee ma la cura richiede tempi lunghi, da sei mesi ad un anno.

Sandoz ha messo a punto un nuovo rimedio efficace per l’onicomicosi delle unghie di mani e piedi che ha un’azione rapida (agisce in 12 settimane), contribuisce a migliorare l’aspetto estetico dell’unghia infetta perché contiene un ingrediente che produce un effetto schiarente dopo 7 giorni (se applicato sull’unghia 2 volte al giorno per le prime 4 settimane e una volta fino alla 12settimana). Non è necessario limare e pre-trattare l’unghia prima dell’applicazione; facile da usare, asciuga in un minuto (nome commerciale Exoderil® Nailner®).

“Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le unghie lo sono della salute afferma il prof. Antonino di Pietro, Dermatologo Plastico, Presidente Fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology), Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis (www.istitutodermoclinico.com)“Facili da ‘leggere’, le unghie possono svelare il nostro stato di salute. Un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente; una modifica di questo aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale. Macchie nere possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da un trauma al pari dei puntini bianchi che, invece, si formano perché all’interno dell’unghia si creano bolle d’aria. Del pari se un’unghia è sottile e presenta striature o solchi potrebbe essere la spia di carenze vitaminiche o sali minerali (ferro o zinco). 


Un netto cambiamento di colore potrebbe segnalare la presenza della tipica malattia delle unghie – l’Onicomicosi – un’infezione provocata da funghi, lieviti o muffe, che tendono a renderle bianche o giallastre, frastagliate e friabili. Visto che attualmente le unghie sono diventate il biglietto da visita di ognuno di noi, è ancora più importante mantenerle sane. La ricerca medica ci viene in aiuto con la realizzazione di nuove soluzioniche rendono la cura più veloce, semplice ma efficace come la nuova formulazione che, in virtù dei suoi ingredienti, satura l’unghia e combatte il fungo modificando l’habitat circostante fino a renderlo inadatto al suo sviluppo” spiega il prof. Di Pietro. 

L’onicomicosi colpisce circa 6,5 milioni di Italiani, con un incremento sensibile di coloro che ne sono consapevoli e che dichiarano di avere avuto questo problema nell’ultimo anno (21,8% di persone, con una netta prevalenza degli abitanti del Sud e del Nord Ovest d’Italia). Maggiormente colpite le donne di ogni età  anche se l’età media si attesta intorno ai 50 anni.

“Negli ultimi anni si registra un aumento del 75% della richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie. Il fenomeno è dovuto a molti fattori: ereditarietà; moda (le unghie sono strumento di bellezza e seduzione); manicure ‘fai da te’ aggressive; uso eccessivo e rimozione di smalti e gel per ricostruzioni; cambiamento degli stili di vita con maggiore frequenza di luoghi pubblici (palestre, piscine, terme) che possono determinare un aumento delle infezioni; per le unghie dei piedi un traumatismo indotto da calzature con tacchi vertiginosi o lunghe costrizioni in scarpe che non favoriscono traspirazioni. Senza considerare manicure troppo aggressive come la pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia – il perionichio – che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri” – conclude il prof. Di Pietro.

mercoledì 30 luglio 2014

POOOP.it, unconventional magazine: la svolta dell'informazione

Esistono modi e modi di fare informazione. Esistono la cronaca nera, la cronaca rosa, il trash e la video-notizia, e poi esistono i linguaggi e i canali di diffusione, quella zona grigia in cui si annida la maggior parte dei problemi della comunicazione contemporanea. 

Il mondo del giornalismo si sta avviando verso una rapida e inarrestabile debacle, soprattutto da un punto di vista contenutistico: non è raro, infatti, ritrovarsi l’homepage di Facebook e degli altri social network invasa da notizie di poco conto alle quali gli utenti impongono sempre i soliti commenti di disapprovazione. Ed è normale, visto che troppo spesso i quotidiani più affermati del paese rinnegano la loro mission di partenza per dedicarsi ad altro. 

In questo scenario quasi apocalittico si sta facendo strada una realtà editoriale che muove dal Sud Italia, da Napoli, per essere precisi. È la svolta pop dell’informazione, o meglio, la svolta POOOP. Tre giovani menti alla base del progetto, tre persone che hanno messo in gioco le loro capacità spesso riconosciute solo sulla carta attraverso un portale che non ha la pretesa di ergersi a medium totemico dal quale diffondere il verbo. 

Collegandosi al sito www.pooop.it si scopre un filtro analitico della realtà che guarda al mondo con il distacco di chi, quel mondo, lo vive e lo subisce quotidianamente, un’arma di difesa nel mare magnum dell’overload informativo tipico dei nostri tempi. 

La qualità, prima della quantità, la stessa che si legge nelle notizie trattate dai contributor che hanno scelto e proposto le loro eccellenti penne, o in questo caso tastiere, a favore della causa di Pooop. 

Sull’editoriale del magazine si legge,Pooop.it intende occupare lo spazio che i media hanno lasciato vacante per lungo tempo, la parentesi ideale tra Repubblica e Novella2000, tra il trash e il buongusto, l’osservatorio critico che volge lo sguardo alla realtà senza alterarla, senza sovrastrutture o sensazionalismi, servendosi degli strumenti contemporanei e delle lezioni ereditate dal giornalismo propriamente detto”. Una premessa che i risultati e i contenuti visibili sino ad oggi non hanno tradito. 

Tutto inizia dal sodalizio dapprima umano e poi professionale di Mario Mosca, Laura Olivazzi e Antonio Ruoto, tre giovani laureati in Scienze della Comunicazione che hanno deciso di portare la loro formazione ad un livello successivo. 

“La verità è che ci siamo stancati di sentirci dire soltanto “bravi!”, quando la nostra bravura, seppur declamata, non è mai stata concretamente riconosciuta”, nota Laura Olivazzi, “la mia non è presunzione, è consapevolezza: basta leggere qualche take d’agenzia per rendersi conto che questo lavoro è stato affidato per troppo tempo a chi non ci mette neanche un po’ di passione”. Il design del portale è dinamico e raffinato, consente una rapida consultazione delle notizie oltre ad essere una piacevole scoperta per lo sguardo, “Linee pulite. Nessun eccesso. Un buon design è sempre trasparente rispetto al contenuto”, chiarisce Antonio Ruoto, Art Director di POOOP magazine, offrendo una sintesi perfetta della struttura su cui si muove l’intero progetto, mai invasivo o invadente, l’aggettivo giusto da attribuirgli è intrigante. Attualmente POOOP magazine conta oltre 11.000 follower su Twitter e più di 10.000 fan su Facebook (al momento in cui scriviamo), numeri che nell’era dei social parlano chiaro, "Oggi un media digitale non può esimersi dallo sfruttare le opportunità che offrono i social network”, commenta Mario Mosca, “La risposta che abbiamo avuto in questa fase iniziale ci conferma che con progettualità e lungimiranza si può arrivare molto lontano".

Sito Web: www.pooop.it
Facebook: https://www.facebook.com/pooopit 
Twitter: https://twitter.com/pooopit 

sabato 19 luglio 2014

CORSO DI VISUAL MERCHANDISING

Un percorso di studio per accedere alla professione di Visual Merchandiser con approfondimento Vetrinista.

Il corso di alta formazione in Visual Merchandising del Centro Europeo di Studi Superiori ha l'obiettivo di formare professionisti capaci di valorizzare ed esaltare un prodotto coordinando diversi linguaggi di comunicazione. Da una parte la creatività e il gusto personale, dall’altra la tecnica e le strategie commerciali: il visual merchandiser è una figura in grado di unire tutti questi elementi valorizzando così il prodotto e trasformando l’esposizione in uno strumento di vendita.

Durante il corso gli iscritti acquisiscono molteplici competenze: imparano a gestire il continuo cambiamento espositivo del punto di vendita in funzione di vari fattori come stagionalità, campagna vendita promozionali, eventi speciali o ricorrenze; imparano a abbinare in modo originale e creativo i materiali e gli strumenti di comunicazione attraverso le tecniche espositive; imparano a capire come aumentare la “personalità” di un negozio per fare in modo che i clienti vivano al meglio la loro esperienza di shopping.

Una figura quella del Visual Merchandiser che forma rendendo gli studenti in grado di avere le capacità creative e tecniche che gli consentono di trasformare negozi e showroom in punti vendita attrattivi con un alto potenziale di vendita. Il Corso permette di acquisire gli strumenti per trasformare il punto vendita in un luogo di comunicazione e di relazione con i clienti attraverso la gestione integrata delle leve di merchandising e di comunicazione visiva.

Ampio spazio viene infine dedicato ai nuovi media e alle potenzialità del web per la comunicazione e la vendita.

RICHIEDERE LA BROCHURE GRATUITA CON L'ELENCO DETTAGLIATO DELLE MATERIE

giovedì 17 luglio 2014

LA "LINGUA" DELLA MODA

Abbiamo intervistato Maruska Lee, pseudonimo sotto il quale si cela una tra le fashion blogger più attente all'evolvere della comunicazione e del marketing della moda.

Specializzatasi al corso CEDISS di Comunicazione e Marketing della Moda, Maruska, che vive e lavora a La Spezia, è anche scrittrice. Al suo attivo il romanzo "L'amore finalmente"

Il blog che accompagna il suo principale lavoro e passione, il mondo del fashion, porta il nome profetico di "LA MODA CHE PULSA". Il linguaggio per lei è importante. Le abbiamo chiesto di spiegarci alcuni dei termini che spesso sentiamo "ruotare" attorno al fenomeno moda. 

Cosa si intende per haute couture?

Per haute couture s’intende l’alta moda cioè il settore dell’abbigliamento nel quale operano i creatori di abiti di lusso. Questo settore ruota attorno a varie case di moda come Valentino, Versace, Chanel, Dior, ecc... conosciute anche al grande pubblico grazie alla loro storia, cultura e pubblicità. In ognuna di queste case operano stilisti, disegnatori e addetti al marketing che propongono le loro idee innovative per mezzo di sfilate di moda aperte alla stampa e ai compratori che vogliono acquistare con l’intento di anticipare la moda. Alcune case di alta moda sono proprietarie di marche secondarie dedicati al settore del prèt-a-porter e degli accessori.

Cosa indica il termine Prêt-à-porter ?

Con l’espressione prêt-à-porter che tradotto in italiano significa “pronto da portare”, indica il settore d’abbigliamento costituito da abiti realizzati non su misura del cliente ma venduti finiti in taglie standard pronti per essere indossati. Si contrappone agli abiti da sartoria come quelli dell’alta moda. Il pret- a porter rappresenta un’ampia fetta dell’abbigliamento prodotto a vari prezzi per il mercato dei grandi magazzini o delle boutique. Esempio io lavoro per Byblos che è una sotto marca di Versace e vende vestiti in taglie standard. E’ un pret-a- porter che sfila a Milano due volte l’anno.

Quali sono le capitali della moda e perché?

Le capitali della moda sono Parigi, Londra, New York, Milano, Tokyo. In queste città operano più dell’ottanta per cento degli stilisti; ognuna ha il suo stile e le sue caratteristiche distintive. Compratori e venditori le preferiscono per motivi di convenienza e distribuzione, mentre per i creativi sono una magnifica fonte di ispirazione, sia per ciò che vedono di giorno, sia per la vita notturna che esse offrono. Tutte le maggiori aziende hanno un loro showroom nelle capitali della moda, e in ognuna di queste città esiste almeno un paio di quartieri dedicati al settore.

Principali differenze tra stile francese, inglese e italiano

Stile francese: silhouette pulite e tagli complessi sono il tratto distintivo della moda francese; con modelli che accarezzano il corpo mantenendo una certa rotondità. Grande cura dei dettagli come le rifiniture dell’ottima manodopera artigianale; particolari come asole profilate e orli smerlati. I tessuti utilizzati sono spesso leggeri; pizzi, ricami e perline sono stati per molto tempo un tratto comune delle collezioni d’alta moda. 
Stile inglese: è uno stile rigido e cosmopolita nello stesso tempo. che rispecchia pienamente le caratteristiche della sua capitale. Se si guarda il fronte tradizionale si hanno maglieria, capi ed impermeabili per la vita all’aria aperti. E’ uno stile di stampo classico. Mentre l’altro, basti vedere stilisti come Alexander McQueen che è riuscito con la sua moda un po’ dark a far cambiare rotta alla moda giovanile. 
Stile italiano: utilizza una varietà di colori e texture. Lane leggere, jersey e i tessuti cadono morbidi sul corpo.E insieme alla Francia l’Italia vanta il nome dei maggiori stilisti.

Se ti chiedessero di spiegare quali sono i più importanti appuntamenti della moda mondiale, quale mese segnaleresti e in quale città? 

Se fossi una stilista emergente sceglierei sicuramente il mese di Giugno e andrei a Londra dove vengono presentati i lavori degli studenti e si assume nuovo staff. Comunque il calendario della moda è sempre pieno a parte il mese di Novembre e tutti gli stilisti devono lavorare in anticipo sulle stagioni e la loro presentazione.

Potete seguire Maruska Lee su: 

Twitter @lamodachepulsa




sabato 15 febbraio 2014

FASHION MARKETING: CORSO DI COMUNICAZIONE E MARKETING DELLA MODA

Il corso in teledidattica in Fashion Marketing è attivo su tutto il territorio nazionale, tenuto da CEDISS Firenze, Centro Europeo di Studi Superiori, e affronta in maniera schematica e pragmatica il necessario e strategico approccio di fashion marketing, offrendo ai protagonisti del "sistema moda" un valido ed attuale strumento conoscitivo ed operativo.

Con criteri di novità assoluta, in maniera coordinata e completa, assieme a docenti universitari e consulenti di primarie industrie del settore viene esaminato lo scenario del mercato della moda, il comportamento d'acquisto del trade e del consumatore, il necessario processo strategico di marketing, la ricerca di mercato, la segmentazione, il posizionamento del prodotto moda, la combinazione strategica degli elementi del fashion marketing mix, le strategie e le relative politiche (prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione, promozione, vendita), la pianificazione, il marketing audit.

Il percorso di studio ha una durata di 6 settimane e si propone di sviluppare una figura professionale che sia in grado di operare in modo autonomo e costruttivo e consigliato a quanti operano nel settore (imprenditori, stilisti, designer, manager, marketologi, direttori marketing e vendite, merchandiser, responsabili P.R., venditori, rappresentanti, agenti, buyer, dettaglianti, consulenti, studiosi) o desiderano entrarvi, supportato dall'esperienza del Centro Europeo di Studi Superiori di Firenze e nelle sedi delle principali città italiane.

Tutto il corso è fruibile in teledidattica, con docenti online su piattaforma skype e incontri / seminari nelle città di Torino e Milano (questi ultimi facoltativi) 
Questo metodo consente di seguire le lezioni in orari a scelta dal corsista senza il rischio di perdere nessuna lezione. Gli orari sono scelti dal corsista sulla base della sua disponibilità di tempo.

Durante il corso vengono fornite dagli esperti del settore conoscenze e competenze utili per l'avvio della professione.


ESAME FINALE E CONSEGUIMENTO DI ATTESTATO E TESSERA PROFESSIONALE

AL TERMINE DEL CORSO

segnalazioni di opportunità di lavoro in tutta Italia e all'estero; sconti nei negozi convenzionati per l'acquisto di materiale utile alla professione coinvolgimento in manifestazioni e convegni nazionali e internazionali dulla vetrinistica e il visual merchandising. sito web/blog professionale, carta intestata, biglietti da visita per l'avvio della professione